Basta risparmiare a scapito del personale!

Amministrazione pubblica

Basta risparmiare a scapito del personale!

Soppressione di posti di lavoro, «ottimizzazione» del sistema salariale con rinunce per milioni di franchi e ora anche tagli alle vacanze, ai premi di fedeltà e alla cassa pensioni. Le associazioni del personale e i sindacati ne hanno abbastanza di questa insensata politica di austerità a scapito del personale.

Matthias Humbel
Nubi tempestose sul Palazzo federale

Il Consiglio federale vuole risparmiare fino a 100 milioni di franchi l’anno sulle condizioni di lavoro del personale. Una decisione che le associazioni del personale e i sindacati contestano aspramente in particolare perché queste rinunce non sono necessarie e fanno più danno che utile all’Amministrazione federale.

Negoziati falliti sulle condizioni di impiego

Già a febbraio, nella prima fase dei negoziati, la CI Personale federale si era detta disposta al compromesso e ad accettare tagli per 65 milioni di franchi alle condizioni di lavoro. La CI Personale federale aveva in particolare proposto di risparmiare sulla compensazione del rincaro e sui premi di prestazioni. Proposte in parte accolte. Sono invece falliti i negoziati con il Dipartimento federale delle finanze (DFF) sulle possibilità di risparmiare gli altri 35 milioni a partire dal 2027. Il Consiglio federale ha accettato solo poche proposte della CI Personale federale. Ha per contro approvato peggioramenti in materia di vacanze, premi di fedeltà e cassa pensioni contro la volontà delle associazioni del personale. Un barlume di speranza rimane a livello di previdenza professionale: si potrebbe infatti trovare una soluzione in grado di contenere i danni materiali per il personale.

 

«Ottimizzazione» del sistema salariale come pacchetto di risparmio nascosto

Nel frattempo il Consiglio federale ha pubblicato – il 30 aprile 2025 – il progetto di modifica del sistema salariale. Dietro al concetto apparentemente innocuo di «ottimizzazione del sistema salariale» si cela un pacchetto di risparmio con massicci peggioramenti per il personale, in particolare per le classi medio-basse. Lo stipendio obiettivo sarà inferiore di dieci punti percentuali rispetto allo stipendio massimo attuale. Per le collaboratrici e i collaboratori che oggi non hanno raggiunto il massimo ciò significa che in futuro guadagneranno meno e che molti si vedranno «congelati» nella loro evoluzione salariale. A meno che non rientrino nella categoria dei quadri superiori per i quali il salario obiettivo corrisponde al massimo attuale. I quadri continueranno quindi a percepire lo stesso stipendio o addirittura uno stipendio superiore.

Di fatto assisteremo a una ridistribuzione a favore dei quadri superiori e a scapito delle classi più basse. Inoltre, l’«ottimizzazione» del sistema salariale creerà a lungo termine un «potenziale di sgravio» complessivo di 60 milioni di franchi. Questa ridistribuzione e i tagli salariali sono inaccettabili per la CI Personale federale. L’Ufficio federale del personale (UFPER) si è finora rifiutato di discutere i previsti cambiamenti del sistema salariale e di accreditare al pacchetto di sgravio il volume di risparmio. Un pessimo segnale per il partenariato sociale.

Basta: la CI Personale federale reagirà e organizzerà azioni contro le misure di risparmio insensate e asociali.

 

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Responsabile della categoria Amministrazione pubblica

Matthias Humbel