Domande critiche al CF Albert Rösti

Domande critiche al CF Albert Rösti

Alla fine di maggio si è svolta l’assemblea dei delegati 2025 di transfair. L’ospite di apertura era un invitato di spicco, il Consigliere federale Albert Rösti, che ha risposto alle domande critiche di transfair.

Sarah Hadorn Sarah Hadorn
Il consigliere federale Rösti e Greta Gysin si trovano l'uno di fronte all'altra e discutono le questioni critiche

Le acque del fiume Aar scorrono tranquille davanti alle finestre del Cinématte. All’interno del ristorante e cinema, invece, tutti stanno aspettando con impazienza un invitato molto speciale: il Consigliere federale e capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Albert Rösti, che, salendo sul palco, apre l’assemblea dei delegati di transfair 2025 con le seguenti parole: «Sono lieto di poter essere qui, ben consapevole dell’importanza che ricopre il partenariato sociale in Svizzera».

Anche transfair si è detto contento della visita e ha colto l’occasione per porre alcune domande critiche al Consigliere federale. Qui di seguito pubblichiamo un estratto della discussione.

Marika Schaeren, responsabile della categoria ICT:

qual è la sua opinione in merito all’esternalizzazione all’estero di posti di lavoro da parte di Swisscom? Ed è consapevole del fatto che le infrastrutture critiche vengono gestite sempre più spesso dall’estero e che informazioni sensibili vengono esternalizzate in tali Paesi, il che è in contrasto con i requisiti legali svizzeri? 

Risposta del Consigliere federale Rösti (sintesi): siamo consapevoli del fatto che diversi impieghi vengono esternalizzati all’estero. Di fatto, si tratta di un problema legato ai costi. Finché i requisiti normativi vengono rispettati, non interveniamo nelle attività operative di Swisscom. Non ci risulta che questi requisiti normativi non vengano osservati. Altrimenti il Consiglio federale avrebbe il dovere di discuterne con Swisscom.

Kerstin Büchel, responsabile della categoria Posta/Logistica:

quali considerazioni sta facendo il Consiglio federale sul futuro della Posta e soprattutto su quello di RetePostale?

Risposta del Consigliere federale Rösti (sintesi): il Consiglio federale vuole che i servizi postali siano garantiti fino a quando saranno richiesti. Secondo noi, ricevere la posta solo tre volte a settimana non è un’opzione praticabile. Tuttavia, se esistono servizi che non sono più richiesti, non ci resta altro da fare che ridurne i costi, come ad esempio nel caso degli uffici postali.

Bruno Zeller, responsabile della categoria Trasporti pubblici:

i nostri membri che lavorano nel settore del traffico merci su rotaia attualmente stanno attraversando un momento difficile. Quali sono per loro le prospettive per il futuro?

Risposta del Consigliere federale Rösti (sintesi): vogliamo risolvere la situazione con le FFS con un accordo di prestazione a partire dall’anno prossimo. Oltre alle sovvenzioni, sono necessari anche aumenti di prezzo e riduzioni dei costi.

Matthias Humbel, responsabile della categoria Amministrazione pubblica:

il nuovo sistema salariale della Confederazione è stato introdotto senza negoziare con i partner sociali. E anche per il pacchetto di sgravio vediamo una scarsa disponibilità da parte dell’Ufficio federale del personale (UFPER) a coinvolgere i sindacati. Il dialogo con i partner sociali si svolge veramente sulla base di un rapporto paritario?

Risposta del Consigliere federale Rösti (sintesi): questo è per lo meno quanto sento dire dall’UFPER. Anche voi potete vantare buoni risultati per il personale, ottenuti grazie al vostro impegno per risanare il bilancio.

Le domande potrebbero proseguire ancora per molto. transfair avrebbe ancora numerose domande critiche da porre al Consigliere federale Albert Rösti. Tuttavia, è ora di passare alla parte statutaria dell’assemblea dei delegati, che di certo si svolgerà con la stessa tranquillità con cui scorre l’Aar.