Standard sociali nel trasporto ferroviario internazionale a lunga distanza

Trasporti pubblici

Standard sociali nel trasporto ferroviario in­ter­na­zio­na­le: si stanno facendo progressi

La Svizzera intende liberalizzare il proprio mercato ferroviario nel settore del traffico a lunga distanza per le imprese dell’UE, ma solo a condizione che vengano rispettate regole severe. Questa settimana il Consi-glio federale ha preso atto del progetto di direttiva dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT), che garanti-rebbe gli stipendi e le condizioni di lavoro nel settore del trasporto ferroviario internazionale sulle tratte svizzere. transfair traccia un bilancio intermedio positivo: lo scetticismo iniziale sta lasciando il posto a un cauto consenso.

Bruno Zeller

In breve

  • La Svizzera apre al trasporto ferroviario internazionale a lunga distanza per le imprese dell’UE, ma solo se vengono rispettate le rigorose condizioni di lavoro in uso nel settore.
  • Una nuova direttiva dell’UFT garantisce stipendi e standard sociali svizzeri per tutte le compagnie ferroviarie straniere.
  • L’orario cadenzato svizzero rimane prioritario, le imprese ferroviarie estere otterranno solo traccia-ti residui.
  • I controlli e il monitoraggio garantiscono il rispetto di tutte le regole.

Dal no a un sì prudente

La Svizzera ha intenzione di liberalizzare il mercato nel settore del trasporto ferroviario internazionale a lunga distanza in base all’accordo sui trasporti terrestri: in futuro, anche le imprese TP dello spazio europeo potrebbero dunque offrire collegamenti propri verso la Svizzera. All’inizio dei negoziati sui nuovi accordi bilaterali con l’UE, transfair si è detto chiaramente contrario a questa liberalizzazione del mercato: il rischio di dumping salariale sembrava troppo elevato. Ora, però, pare che la direzione sia quella giusta. L’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e le associazioni del personale e i sindacati hanno elaborato una direttiva che sta per essere finalizzata. Il documento definisce le condizioni di lavoro che le imprese TP straniere devono osservare. Entro l’estate del 2025 sarà pronta la bozza finale, dopodiché seguirà la consultazione ed infine entrerebbe in vigore con il pacchetto globale.

Stipendi svizzeri per tutti

Sul territorio elvetico, le ferrovie estere necessitano di una concessione o di un’autorizzazione federale per le corse indipendenti. La direttiva stabilisce quali condizioni devono essere soddisfatte: la legge federale sulla durata del lavoro si applica obbligatoriamente a tutte le tratte in Svizzera. Inoltre, insieme alle associa-zioni del personale e ai sindacati sono stati definiti nel dettaglio i salari in uso nel settore basati sul contrat-to collettivo di lavoro (CCL) delle FFS, a seconda degli anni di esperienza per le diverse categorie professio-nali. Anche per quanto riguarda le vacanze, le prestazioni sociali e le spese trovano applicazione gli stan-dard svizzeri.

Controllare è meglio

La direttiva definisce chiari meccanismi di controllo: chi viola le regole deve aspettarsi delle conseguenze. Le associazioni del personale e i sindacati rimangono coinvolti nel processo di vigilanza, ad esempio nel quadro del monitoraggio.

La rete ferroviaria svizzera rimane protetta

Già oggi è chiaro: l’orario cadenzato elvetico e il trasporto merci sono prioritari. Le imprese TP straniere riceveranno solo tracciati residui, ossia fasce orarie che sono ancora libere in base alla pianificazione degli orari dei treni svizzeri. Chi lascia salire e scendere passeggeri sul territorio svizzero, sarà costretto ad adot-

tare il nostro sistema tariffario e accettare sia l’abbonamento generale (AG) sia quello metà-prezzo. Anche in futuro, le FFS continueranno a cooperare con partner stranieri, sia nuovi che esistenti.

Bilancio intermedio positivo

Le misure di protezione previste permetteranno una «liberalizzazione controllata» del trasporto ferroviario internazionale a lunga distanza. Le garanzie destano in transfair un cauto ottimismo. Una volta disponibile la direttiva finale, si procederà con la valutazione conclusiva.