NO alla riforma LPP21

NO alla riforma LPP21!

transfair dice un NO categorico a una riforma LPP non equilibrata! No perché Travail.Suisse, la federazione mantello di transfair, ha negoziato assieme ad altre associazioni un compromesso per una proposta di riforma del secondo pilastro. Per transfair è e rimane fondamentale il mantenimento del livello delle rendite e l’integrazione di un supplemento di rendita come elemento solidale per il secondo pilastro. Il Parlamento ha rifiutato questo compromesso e lo ha smembrato in modo tale che ora vi è il rischio di tagli alle rendite. Questo non deve succedere!

Lea Lüthy

Perché impedire la riforma LPP?

1. Meno pensione per più contributi

Con la riforma viene ridotta l’aliquota di conversione, il che significa che si percepirà il 12% in meno di pensione per ogni franco versato nel quadro del regime obbligatorio del secondo pilastro. Conviene pertanto meno versare contributi nel secondo pilastro. Inoltre, il rincaro può incidere su gran parte delle rendite del secondo pilastro in quanto, contrariamente al 1° pilastro, nel secondo non è garantito né l'adeguamento al rincaro né all’evoluzione dei salari.

2. Compensazione insufficiente delle perdite pensionistiche

Le perdite pensionistiche non vengono sufficientemente compensate. I supplementi pensionistici previsti, che avrebbero dovuto garantire il mantenimento del livello delle rendite, vanno a beneficio solo di una parte delle persone interessate. Il 50% delle persone di età superiore ai 50 anni percepirà un supplemento pensionistico, ma solo la metà di esse riceverà un supplemento completo. Tutti gli altri non otterranno alcuna compensazione per la diminuzione della loro rendita.

3. Forti perdite pensionistiche per il ceto medio

Le persone assicurate con redditi medi sono particolarmente colpite dalla riforma. Subiscono in parte ingenti perdite pensionistiche. Ad esempio, i lavoratori con un reddito compreso tra CHF 70'000 e 88’000 perderanno, a seconda dell'età, tra il 5% e il 15% della loro rendita.

4. Sovrassicurazione dei piccoli redditi

Con la riforma, anche i redditi molto esigui saranno soggetti alla LPP. Ciò significa che anche per i redditi molto bassi verranno effettuate deduzioni salariali per accumulare gli averi di vecchiaia. Chi ha permanentemente un reddito così basso, al pensionamento dovrà in ogni caso far capo a prestazioni complementari, con o senza questo capitale di vecchiaia aggiuntivo. La riforma causa una perdita di salario senza che la persona possa beneficiare di un aumento della propria rendita al pensionamento. Coloro che guadagnano meno solo temporaneamente, ad esempio perché si assumono gran parte della cura dei figli o stanno seguendo una formazione, hanno soprattutto bisogno del proprio reddito in questa fase di vita e sono meno interessate a ottenere un capitale di vecchiaia aggiuntivo molto esiquo.

5. Elevati costi amministrativi nel secondo pilastro

Nel secondo pilastro viene gestito un’ingente somma di denaro. Purtroppo, il denaro non viene sempre gestito in maniera efficiente. Il settore finanziario realizza ingenti utili con la gestione dei fondi. E questi utili vanno a scapito delle pensioni delle persone assicurate.

Firma subito il referendum e impedisci tagli alle rendite!

Nonostante il «compromesso sociale» offrisse una soluzione equilibrata, il Parlamento ha optato per un progetto che porta a tagli alle rendite LPP. Ciò significa pagare di più e alla fine percepire rendite inferiori. Per evitare che questo accada, firma subito il referendum contro la LPP 21.