Il team virtuale delle FFS

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Il team virtuale delle FFS

Un anno fa, le FFS hanno avviato un progetto pilota nell’ambito della consulenza alla clientela per testare un nuovo modello di lavoro denominato «Team virtuale» che assume compiti del Contact Center delle FFS (CC). Dopo aver superato la prova pilota, il modello è stato definitivamente introdotto il 1° gennaio 2023 – e il team sta crescendo.

Bruno Zeller

Nell’intervista rilasciata a transfair, Johann-Josef Jossen, responsabile del CC, spiega perché le FFS puntano su «team virtuali» e quali benefici porta questo modello di lavoro al personale.

Signor Jossen, il CC evade ogni anno un numero crescente di richieste della clientela e aumenta l’organico in sede. Un team virtuale sta svolgendo i compiti del CC. Ma di che cosa si tratta esattamente?

Il team virtuale si contraddistingue da altri team nel CC essenzialmente solo per il fatto che lavora in ogni momento in remoto dalla Svizzera. I compiti e i processi sono gli stessi di quelli delle collaboratrici e dei collaboratori che lavorano in sede a Briga e a Berna o in telelavoro. Nel corso dell’anno, le collaboratrici e i collaboratori hanno la possibilità di partecipare a diversi eventi dedicati al team. L’interesse per questi eventi è grande. Inoltre, per la collaborazione in loco sono a disposizione in tutta la Svizzera diverse sedi delle FFS.

Cosa si propongono di ottenere le FFS con questo nuovo modello di lavoro?

Il modello offre due possibilità di sviluppo. La prima è che le collaboratrici e i collaboratori hanno voce in capitolo nella definizione del loro posto di lavoro e di conseguenza beneficiano dei vantaggi geografici per conciliare la vita professionale con quella privata. La seconda, invece, offre al personale un’opportunità di sviluppare ulteriormente le proprie competenze. Ci tengo a sottolineare che il team virtuale non è stato introdotto per risparmiare costi.

„„Il team virtuale offre svariate possibilità di ulteriore sviluppo nel Contact Center, senza dover cambiare sede.

Johann-Josef Jossen, responsabile del Contact Center

Quale vantaggio offre l’attività all’interno del team virtuale per la carriera all’interno dell’impresa?

Il cambiamento apre alle collaboratrici e ai collaboratori nuove opportunità per ampliare le loro possibilità di impiego in diversi ruoli e settori di lavoro nel CC, come ad esempio la gestione della qualità, il team di redazione, social media, live chat, ecc.

Chi può lavorare nel team virtuale e quali sono i requisiti? Che interesse suscita questo modello di lavoro?

Utilizziamo la descrizione del posto di lavoro «Consulente alla clientela», sono richieste le stesse competenze come per l’attività nel Centro viaggiatori o nel CC. Attualmente lavorano 10 collaboratrici e collaboratori per il team virtuale, in futuro se ne prevedono da 12 a 15. C’è anche la possibilità di svolgere uno stage. Il modello ha suscitato grande interesse. Ci sono pervenute numerose candidature.

In che misura le collaboratrici e i collaboratori sono soddisfatti del nuovo modello di lavoro?

Il personale è molto soddisfatto che il progetto pilota sia stato attuato e confermano che grazie al nuovo modello di lavoro è aumentata la flessibilità. Inoltre, offre una possibilità di ulteriore sviluppo nel CC, senza dover cambiare sede. Questa è forse anche la ragione per cui ci sono pervenute numerose candidature. Nel team virtuale vengono ovviamente rispettate tutte le condizioni quadro del CCL e della legge sulla durata del lavoro.

Le FFS offrono fringe benefit aggiuntivi o indennità nel nuovo modello?

No, non sono previsti.

Quali sfide devono affrontare i responsabili dei team e quali sono i problemi per la comunicazione a distanza? Come vengono curati i contatti sociali, ci sono direttive in merito?

Queste sfide esistono anche nei Centri viaggiatori più grandi, dove i responsabili dei team e il personale operativo si incontrano solo di rado. Al fine di garantire lo scambio di informazioni, puntiamo su colloqui virtuali regolari bilaterali o incontri nel team. Inoltre, è importante che i quadri dirigenti possano occuparsi anche a breve termine delle esigenze delle collaboratrici e dei collaboratori.

Se qualcuno desiderasse lasciare il team virtuale, le FFS possono offrire a questa persona un posto in un Centro viaggiatori?

Prima di tutto ci si domanda per quale ragione il dipendente intende lasciare il team e se l’attività nel Centro viaggiatori sia un’opzione fattibile. In un colloquio personale si tenta poi di trovare la migliore soluzione possibile.

Come si presentano a suo avviso i futuri sviluppi per le collaboratrici e i collaboratori nel reparto consulenza clienti delle FFS (nei CC, nei Centri viaggiatori e nel servizio clienti specializzato)?

Sono convinto che i diversi settori collaboreranno in maniera ancora più stretta, dando così vita a nuove forme di lavoro e settori di attività che fungeranno da piattaforma di ulteriore sviluppo per il personale. Le collaboratrici e i collaboratori sono il fiore all’occhiello delle FFS. L’apprezzamento da parte dei responsabili contribuisce in maniera determinante alla motivazione. L’identificazione di ciò che si fa, ma anche per chi lo si fa, acquisisce sempre più importanza.

Come valuta la collaborazione con il sindacato transfair?

Il progetto pilota e l’attuazione operativa sono stati concordati di comune accordo con i partner sociali. Ho trovato la collaborazione con transfair costruttiva e lungimirante.

Molte grazie per l’intervista!