transfair dice no alla riduzione del TRV!

Trasporti pubblici

transfair dice no alla riduzione del TRV!

A partire dal 2024, il Consiglio federale intende tagliare i contributi della Confederazione per il traffico regionale viaggiatori (TRV) di oltre 90 milioni di franchi. Un progetto irresponsabile e contraddittorio sotto diversi punti di vista. transfair si oppone pertanto con veemenza a queste intenzioni e farà tutto il possibile, soprattutto a livello politico, perché sia respinto.

Bruno Zeller

In breve

  • Il Consiglio federale vuole tagliare fino a 90 milioni di franchi all’anno nell’ambito del traffico regionale viaggiatori.
  • transfair si oppone a queste misure di risparmio.
  • Il sindacato interverrà attivamente a livello politico assieme alla sua presidente e Consigliera federale Greta Gysin.

Conseguenze per le imprese TP e il personale

Sulla base di motivazioni fondate del settore dei TP, il Parlamento ha appena accordato per il TRV un credito aggiuntivo pari a 87 milioni di franchi per il 2023. Tuttavia, il Consiglio federale già intende ridurre nuovamente questo importo. Una situazione che non potrebbe essere più contraddittoria! Qualora nella sessione d’inverno il Parlamento dovesse effettivamente decidere di tagliare il credito, ciò avrebbe conseguenze incisive sia per le imprese TP che per il loro personale. Il continuo sviluppo dell’offerta e dalla qualità non sarebbe più garantito. In più, sarebbe a rischio anche la pianificabilità del personale e del materiale rotabile. Il «divario TRV» che si sta aprendo dovrebbe essere assunto dai Cantoni e/o dalle imprese stesse. Senza i committenti Confederazione e Cantoni la cifra che viene a mancare graverebbe unicamente sulle imprese, il che porterebbe a riduzioni dell’offerta e allo stesso tempo a misure di risparmio a discapito del personale. La riduzione non è giustificabile né comprensibile soprattutto nel contesto della discussione sul clima.

I tagli vanno impediti

transfair ha già definito il suo modo di procedere e interverrà con argomenti chiari in seno alle commissioni del Parlamento. Con la sua presidente, la Consigliera nazionale Greta Gysin, transfair si rivolgerà in modo mirato alle parlamentari e ai parlamentari per dissuaderli dall’idea irresponsabile dei tagli e convincerli della necessità di respingere l’affare e, se necessario, coinvolgere attivamente i suoi membri nel processo in vista della sessione invernale 2023.