Ci risiamo: le FFS chiudono punti vendita serviti

Trasporti pubblici

Ci risiamo: le FFS chiudono punti vendita serviti

La graduale chiusura di punti vendita serviti presso le FFS continua: quest’anno saranno 13 le stazioni interessate, seguite da altre cinque all’inizio del 2023. Le FFS riducono così i Centri viaggiatori serviti a sole 123 unità. La compagnia ferroviaria tenta di spiegare i tagli con il forte aumento dei canali di vendita digitali, la diminuzione delle frequenze e la scarsa domanda di prodotti che richiedono una consulenza. transfair si dice critico.

Bruno Zeller

Per quanto riguarda la presenza dei clienti, le FFS si adeguano alla clientela in relazione all’utilizzo dei punti vendita. Le consulenze più complesse si svolgerebbero sempre più spesso nelle stazioni di medie o grandi dimensioni. Naturalmente transfair è consapevole del fatto che la maggior parte delle attività più semplici può essere sbrigata a livello digitale dai clienti stessi. Ciononostante, le cosiddette trasformazioni di stazioni servite in stazioni non servite sollevano sempre anche interrogativi di natura strategica, operativa e di personale alle quali, secondo transfair, non sempre è possibile dare una risposta definitiva. transfair esige pertanto dalle FFS che in autunno 2022 sia presentata una panoramica sullo sviluppo dei punti vendita serviti. Questa «politica dei piccoli passi» deve finire!

Considerazioni strategiche

Alla domanda di transfair, che chiedeva se in futuro le stazioni interessate non sarebbero improvvisamente tornate ad avere un’importanza strategica e a dover essere servite, le FFS hanno risposto negativamente. Grazie alle nuove offerte e ai servizi di mobilità questo non succederebbe, in quanto a tale scopo si prestano i canali di vendita digitali. Le FFS si attendono pertanto che i clienti usufruiscano dei nuovi servizi in maniera autonoma e servendosi da soli. Le FFS ribadiscono inoltre che i ritiri sono stati concordati su vasta scala con tutte le parti interessate, inclusi i Cantoni. Nel contesto strategico, a transfair manca una visione lungimirante e deplora lo svuotamento umano in un settore importante del servizio pubblico. La panoramica e la pianificazione richieste da transfair sono pertanto assolutamente necessarie.

Considerazioni operative

Ovviamente, il lavoro si sta trasferendo sempre più verso i canali di vendita digitali, con un conseguente sovraccarico di richieste al FFS Contact Center (CC) di Briga. L’ulteriore rafforzamento della collaborazione tra il CC e i Centri viaggiatori è pertanto fondamentale. Secondo transfair, nelle stazioni che stanno per chiudere si potrebbero pianificare degli interventi a favore del CC. Tuttavia, per vari motivi le FFS vedono le cose in modo diverso e sono del parere che l’idea non sia fattibile e tanto meno opportuna.

Considerazioni legate al personale

Per poter offrire ai collaboratori nei punti vendita serviti delle prospettive affidabili per il futuro, servono considerazioni approfondite su quali lavori e collaborazioni possano essere svolti e in quali luoghi. Inoltre, si deve finalmente fare chiarezza sulle sedi dei punti vendita che le FFS intendono mantenere in futuro. Ogni ulteriore tranche di ritiro tenuta nascosta alimenta incertezze tra il personale, anche se al momento le FFS non parlano di tagli al personale.